Dal 1 luglio 2018 sarà possibile richiedere il bonus sociale idrico, la misura prevista dal dPCM 13 ottobre 2016 volta a ridurre la spesa per il servizio di acquedotto di famiglie in condizione di disagio economico e sociale, cioè i nuclei familiari:
- con indicatore ISEE non superiore a 8.107,5 euro con meno di 4 figli a carico;
- con indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro se con almeno 4 figli a carico.
La domanda per ottenere il bonus acqua va presentata, in forma di autocertificazione, presso il proprio Comune di residenza o, se delegato dal Comune, presso altro Ente (CAF, Comunità montana), utilizzando gli appositi moduli emanati da ARERA (l'Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente).
Per presentare la domanda, oltre al modulo compilato con i propri dati anagrafici e i riferimenti che identificano la fornitura, occorrono:
- un documento di identità;
- un'eventuale delega;
- un'attestazione ISEE in corso di validità;
- un'attestazione che contenga i dati di tutti i componenti del nucleo ISEE (nome-cognome e codice fiscale);
- un'attestazione per il riconoscimento di famiglia numerosa (almeno 4 figli a carico), se l'ISEE è superiore a 8.107,5 euro (ma entro i 20.000 euro).
Le informazioni per identificare la fornitura sono reperibili in bolletta e sono:
- il codice fornitura;
- il nominativo del gestore idrico (il soggetto che gestisce il servizio di acquedotto e che emette la fattura).
Il modulo di richiesta permette di richiedere contemporaneamente anche il bonus elettrico e/o gas. Il bonus è riconosciuto per un periodo di 12 mesi a decorrere dalla data di inizio agevolazione riportata nella comunicazione di ammissione e in bolletta.